Il 2018 sarà l’anno, non solo delle elezioni nazionali per il Parlamento, ma anche per quelle regionali in Lazio, Lombardia, Molise, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Basilicata. In coincidenza con il 4 marzo, in particolare, si terranno quelle per Lazio e Lombardia. Gli orari di apertura dei seggi sono gli stessi, cioè dalle 7 alle 23, presso il seggio scritto sulla propria tessera elettorale. Lo spoglio delle nazionali avverrà nella notte a chiusura delle votazioni, mentre quello per la nomina dei vertici regionali sarà fatto nel pomeriggio del 5 marzo alle 15.
Elezioni regionali: chi si elegge, chi vota e come si vota
In Lazio e in Lombardia gli elettori maggiorenni potranno votare per l’elezione del presidente di Regione e per quella dei consiglieri regionali. Il sistema di voto, che ha subito modifiche al termine del 2017, prevede per questa sessione elettiva la nomina a Presidente della figura che otterrà il maggior numero di voti validi, senza necessità del 50% e senza ballottaggio. Al secondo candidato non eletto sarà data la carica di consigliere. Per la nomina dei restanti consiglieri di Regione si procederà poi con metodo proporzionale, quindi una percentuale maggioritaria sarà suddivisa fra le liste che hanno sostenuto il vincitore (a percentuale variabile in base alla regione). In Lazio i consiglieri saranno in totale 50, mentre in Lombardia 80.
L’elettore avrà a disposizione due schede il 4 marzo e quella per le elezioni regionali è quella di colore verde. Il votante potrà:
- tracciare una X sul nome del candidato presidente, se intende eleggere solo lui;
- segnare il nome della lista che lo sostiene, votando così sia lui sia la lista;
- effettuare un voto disgiunto (una novità), scegliendo di votare un candidato e un’altra lista, che non lo sostiene.
- Votare due persone come consiglieri regionali scrivendo i loro nomi. È bene ricordare a questo proposito che devono essere due soggetti di sesso opposto, altrimenti la seconda nomina sarà invalidata.
Candidati e sondaggi: news sulle elezioni regionali
In entrambe le regioni, i partiti e le coalizioni hanno proposto il loro candidato presidente. I favoriti dai sondaggi rispecchiano la tendenza che c’è nelle elezioni nazionali, quindi i voti sembrano perlopiù suddivisi fra centrodestra, centrosinistra e Movimento 5 Stelle. In Lazio troviamo in particolare: Stefano Parisi per il centrodestra; Nicola Zingaretti per il centrosinistra, Roberta Lombardi per il M5S. In Lombardia invece Attilio Fontana della Lega per il centrodestra, Giorgio Gori per il centrosinistra, Dario Violi per il M5S. Per avere i dettagli sui sondaggi e sui programmi politici per le due regioni è possibile seguire le news qui: http://tg24.sky.it/speciali/elezioni/italia/regionali/index.html.
Ora la situazione delle preferenze secondo i sondaggi vede per il Lazio: Zingaretti del centrosinistra, seguito a poca distanza dal M5S con Lombardi e poi da Pirozzi del centrodestra. I pentastellati nella regione di Roma sono quindi riusciti a raccogliere consensi non indifferenti, a differenza dei candidati in Lombardia. Qui Violi del Movimento, secondo le statistiche, ha sostanzialmente la metà dei voti rispetto al centrodestra e al centrosinistra. In Lombardia Gori (Pd) e Fontana (Lega) se la giocano quasi alla pari, anche se il secondo sembra prevalere sul primo e il divario percentuale fra loro sembra crescere con il passare dei giorni.