Di che cosa si tratta
La richiesta di cittadinanza italiana “iure sanguis” è un diritto che discende dal diritto romano; infatti, è prevista la possibilità di diventare cittadini romani anche se non si era nati nell’impapero ma solo perché c’era un avo o un antenato che aveva la cittadinanza. Era perciò possibile “passare” la cittadinanza ai figli, nipoti e bisnipoti che possono diventare cittadini. Lo stesso accade oggi soprattutto nei Paesi dell’America Latina dove i discendenti italiani sono molti in seguito alle migrazioni degli anni 50 di italiani verso i Paesi del sud America, oggi si registrano moltissime richieste da parte dei nipoti e bis nipoti che vogliono diventare cittadini italiani per discendenza. È successo già nel 2001 in seguito alla crisi finanziaria in Argentina durante la quale si sono registrare moltissime richieste per ottenere la cittadinanza italiana per discendenza: le ambasciate hanno avuto molte richieste che hanno mandato quasi in tilt la burocrazia. Oggi capita un po’ lo stesso in Paesi come il Brasile e il Venezuelana va detto che la richiesta non significa un aumento di flusso migratorio verso l’Italia. infatti, chi ottiene la cittadinanza italiana è difficile che arrivi immediatamente in Italia ma piuttosto si vedono spostamenti verso zone come Panama o anche città americane come Miami. Far partire la richiesta per avere la cittadinanza italiana nasconda anzitutto delle ragioni di natura economica, infatti il maggior numero di richieste si registra in periodi di grande crisi economica. In secondo luogo, va detto che c’è una praticità nell’avere la doppia cittadinanza. In un momento di estrema difficoltà economica e finanziaria, chi la possiede può valutare se emigrare non proprio verso l’Italia ma verso l’Europa più in generale perché ormai anch’egli è diventato cittadino europeo e ne ha tutto il diritto.
Come si ottiene
L’iter burocratico per avere la cittadinanza italiana “iure sanguis” è un po’ complicato e ha tempi piuttosto lunghi. È sempre meglio seguire le vie legali e non affidarsi mai a dei soggetti fraudolenti che promettono cittadinanze express perché è una cosa impossibile. Ci sono però società che si occupano di assistenza burocratica e traduzioni portoghese brasiliano legalizzate che sono ottime per avere assistenza in questi casi. La richiesta deve essere presentata all’ambasciata e corredata da una serie di altri documenti: come quelli riguardanti l’avo italiano, il certificato di nascita italiano (che va richiesto al comune italiano), l’atto di matrimonio e dimostrare che l’avo non abbia mai rinunciato alla cittadinanza italiana. Potrebbe sembrare facile mettere insieme questi documenti ma, anche a causa delle moltissime richieste ricevute, i tempi sono molto dilatati e si parla anche di anni per poter ricevere il passaporto italiano. Tutti i documenti devono esser corredati da legali traduzioni portoghese brasiliano per poter esser valide e accettate perciò meglio far riferimento a chi ha già lavorato in questo ambito onde evitare problemi, come agenzie truffaldine che fano solo perder tempo e denaro ce poteva esser investito per la regolamentare pratica per la cittadinanza italiana “iure sanguis”.