Il Rondador è uno strumento musicale aerofono molto antico, appartenente alla categoria dei flauti di pan, le sue origini sono principalmente colombiane, anche se è molto diffuso in Ecuador e nel Nord del Perù.
Protagonista indiscusso della cultura popolare, la sua realizzazione richiede una lavorazione molto complessa, e la sua esecuzione è ancora più difficile.
Viene costruito con più canne cave molto sottili, il cui numero può variare, solitamente sono in legno di bambù, che gli conferiscono quel particolare suono soave e delicato.
Al contrario di altri strumenti simili, nel rondador le canne sono disposte in ordine decrescente di lunghezza, seguite da una terza più bassa, vengono legate insieme con una corda o con della cera, assumendo la forma di una zattera.
Il rondador produce due diversi toni contemporaneamente, per ottenere il suono si tengono le canne rivolte verso di se, ricordando che quelle più corte, che emettono i suoni acuti, devono stare sempre a sinistra di chi lo suona, un bravo esecutore oltre alla melodia, può ricavare altre due voci.
Il soffio che deve essere trasversale sulle canne, va emesso a labbra strette, ma abbastanza da far passare un flusso leggero, ma veloce di aria, che genera una serie di onde sonore all’interno dei tubi.
Il suono che emette è una melodia simile al soffio del vento, che contraddistingue le musiche andine, il ritmo più conosciuto è il sanjuanito, un ritmo allegro e veloce, tipico delle regioni autoctone.
Questo strumento dal caratteristico suono cristallino, viene usato anche nella musica popolare di alcuni stati europei, come: Germania, Austria e Svizzera.
Per altre informazioni sul mondo musicale vi rimandiamo al sito personale del sassofonista classico Massimo Giacchetti, per info su musica di quartetto di sassofoni.